Buona giornata amici siamo tornate con una lettura di gruppo, molto coinvolgente, ecco a voi le nostre opinioni.
Agatha Mary Clarissa Miller nasce nel 1890 a Torquay, in Inghilterra da padre americano.

Orfana di padre a soli dieci anni, viene allevata dalla madre (oltra che dalla nonna), una donna dotata di una percezione straordinaria e di una fantasia romantica spesso non collimante con la realtà. Ad ogni modo, il padre della Christie non era certo un esempio di virtù familiari, essendo un uomo più dedito al cricket e alle carte che alla famiglia. Ad ogni modo, l'infanzia della Christie sarebbe una normale infanzia borghese se non fosse per il fatto che non andò mai a scuola. Anche della sua educazione scolastica si incaricò direttamente la madre, nonché talvolta le varie governanti di casa.
Inoltre, nell'adolescenza fece molta vita di società fino al matrimonio, nel 1914, con Archie Christie che in seguitò diventerà uno dei primi piloti del Royal Flying Corps durante la prima guerra mondiale. La Christie aveva sviluppato intanto una forte passione per la musica e infatti, divenuta un poco più consapevole circa il proprio futuro, aspira fortemente a diventare una cantante lirica. Purtroppo (o per fortuna, dal punto di vista della storia della letteratura), non ottiene molti riscontri in questa veste, cosa che la persuade a tornare in Inghilterra. Agatha in questo periodo inizia la sua attività di scrittrice con biografie romanzate con lo pseudonimo di Mary Westmacott che, però, vengono ignorate sia dal pubblico che dalla critica.
Autore: Agatha Christie
Editore: Mondadori
Genere: thriller
Pagine: 224
Anno di pubblicazione:
Anno Pubblicazione: 1940 (ed. Mondadori 2014)
Giudizio francy: 10/10
Giudizio ketty: 9.5/10
Giudizio Veronica: 3/5
Trama.
A Natale, secondo la tradizione, le famiglie che sono state separate tutto l'anno, dopo aver messo da parte ogni contrasto, si riuniscono per festeggiare. Tutto questo, però, a volte ha solo lo scopo di mascherare odi e rivalità feroci. Come fa notare un acuto osservatore del carattere umano come Poirot: "A Natale c'é molta ipocrisia... e lo sforzo per essere amabili crea un malessere che può essere in definitiva pericoloso." Quasi a dimostrare la validità di questa riflessione la riunione familiare voluta dal vecchio e tirannico Simeon Lee, che ha chiamato attorno a sé tutti i figli e i nipoti, anche quelli che un tempo si erano ribellati a lui e lo avevano abbandonato, si trasforma ben presto in dramma. A farne le spese é proprio il vecchio patriarca, misteriosamente assassinato alla vigilia di Natale in una stanza chiusa dall'interno. Ma é possibile che l'assassino sia proprio un membro della famiglia? Tutti sono sospettabili, tutti avevano un motivo per volere la sua morte. Un caso complicato, ma nessun criminale può sperare di ingannare il grande Poirot. Scritto nel 1939, l'epoca d'oro del giallo classico, Il Natale di Poirot, é un romanzo di grande suggestione nel quale la Christie ha utilizzato, con eccezionale bravura, tutti gli elementi più tipici della sua narrativa.
Le mie opinioni.
La storia che vi proponiamo oggi (visto che è una lettura di gruppo) è IL NATALE DI POIROT DI AGATHA CHRISTIE, sto ammirando molto le sue storie, in passato ho conosciuto la sua scrittura, con VACANZE SUL NILO, ed ora con questo giallo mi ha colpito ancora di più: Il Natale di Poirot è ambientato in una villa londinese, il cui proprietario, ormai non più informa, ma anche con un bel caratteraccio chiama a rapporto la sua famiglia e si ritroveranno tutti i fratelli che non si vedevano da anni con le rispettive mogli (per chi le avesse) tra questi una "nipote" il figlio di un vecchio socio in affari e un sovrintendente della polizia.
La tensione che si respira nella famiglia viene accentuata da un misterioso delitto compiuto al padrone di casa ( il padre ) morto in circostanze alquanto strane e Poirot chi meglio di lui può far luce su questo caso?! Interroga così i componenti della famiglia e scopre degli "altarini",ovvero alcuni personaggi non sono chi pensiamo che siano, ma questo lo si saprà poco prima della fine.
Io a mio parere... non avrei mai immaginato che fosse quel personaggio a commettere l'omicidio.
Una lettura avvolta nel mistero, che a ogni pagina quando posavi il libro avresti voluto proseguire ...
Che dire...Agatha Christie stai per diventare una delle mie autrici preferite.
Opinioni di ketty
Anche in questo libro Agatha Christie non si smentisce e ogni volta che leggo una delle avventure di Poirot l'apprezzo sempre di più.
Questa volta la storia è ambientata in una grande villa londinese il cui proprietario, molto vecchio e malconcio, ma anche cattivo d'animo e vendicativo, invita per le feste natalizie tutti i suoi figli e le relative consorti. Il rapporto tra loro non è dei più rosei, dato il caratteraccio e il passato del vecchio burbero. Si ritrovano fratelli che non si vedevano da decenni e riemergono vecchi dissapori. Spunta una nipote ( figlia della figlia deceduta), e il figlio di un vecchio socio in affari e un sovrintendente della polizia. La già poco piacevole atmosfera, viene resa ancor più tetra da un brutale omicidio, quello del vecchio padrone di casa, morto in circostanze alquanto bizzarre e chi meglio di Poirot, capitato per caso, perché in compagnia di un capitano di polizia, può investigare sul delitto?
Interrogando i componenti della famiglia, scopre segreti e imbrogli che coinvolgono ognuno dei presenti, ma alla fine le celluline grigie del famoso detective lo aiutano a risolvere il mistero della strana morte del padrone di casa. Il modo in cui valuta tutti gli indizi e scruta nei più reconditi meandri della mente umana rende Poirot il miglior investigatore di sempre e la Christie la regina indiscussa del giallo.
Opinione di Veronica
Inazitutto lasciatemi dire che i gialli di Agatha Christie sono geniali, pensare i tempi che correvano mentre la signora scriveva i suoi gialli.
"Il Natale di Poirot", è famoso. Ricordo ancora i pomeriggi con mamma davanti alla tv ha guardarlo, questa volta ho voluto leggerlo e l'ho trovato diverso da quello del film. Parlaiamo del romanzo: la presentazione della famiglia è molto dettagliata, seguiamo i giorni a Natale di tutte le vicende, i litigi e vecchi ricordi. Fino alla fine di un personaggio; l'entrata in scena dell'investigatore è molto più in là e la presenza di lui mi ha quasi annoiato. La dinamica dell'omicidio mi è sembrata già vista, per colpa di altri che usavano la stessa macchinazione. Non ho apprezzato tanto i vari personaggi, anzi mi è sembrata la solita famiglia benestante che nascono per il potere del capo famiglia, che come al solito è un perfetto bastardo, arrogante e avido.
Cosa posso dire della lettura?
Non mi ha cambiato nulla, lettura tranquilla e non sconvolgente.
Saluti da Francy, Ketty, Vero.
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