26/10/20

Zanna Bianca (recensione del romanzo)

 Buon inizio settimana,

ho trovato la lettura di oggi molto avvincente e allo stesso tempo molto umana.


Titolo: Zanna Bianca

Titolo originale: White Fang

Autore: Jack London

Genere: avventura

Edizione: Crescere

Prima pubblicazione: 1906

Formato: cartaceo

Numero pagine: 203

Giorni di lettura: 5

Voto: 8/10


Trama:

Ultimo di una cucciolata, della quale è l'unico sopravvissuto, è un piccolo cane con una zampa anteriore bianca. Con la madre viene adottato da una famiglia di indiani. Ma viene ceduta e scompare dalla vita del cucciolo che se la dovrà vedere con gli altri cani. Zanna Bianca cresce quindi sempre più selvaggio, scontroso e solitario. Un giorno il capo indiano lo porta con sé a Fort Yukon e Smith, uomo crudele, lo convince a vendergli il cane. Il povero cane viene utilizzato per i combattimenti sino a quando viene assalito da un bulldog. Ma un ricco californiano interviene per salvarlo, così riesce a rieducare il cane e a donargli un'esistenza più normale. 


Parere sulla lettura:

Questo è un romanzo che trasuda umanità verso chi sceglie un cane-lupo per amico. Dopo tante sofferenze, ferocie, Zanna Bianca può essere considerato, finalmente, come un animale civile e ben educato. Mi ha molto coinvolto la prima parte. Scritta dettagliatamente dall'autore, mi è quasi parso di essere un quei luoghi meravigliosi. Durante la lettura, però, si è un po' perso quel senso di avventura. Il romanzo cade nel banale, ma, ad un certo punto ho notato una certa ripresa. È ritornato avvincente, con la voglia di riscattarsi il più possibile dalla parte centrale. E proprio per questo il mio voto è un otto. 



Biografia dell'autore:

Jack London nacque a San Francisco nel 1876. Figlio illegittimo di un ambulante irlandese, crebbe con la madre ed il padre adottivo. Da piccolo frequentò ladri e contrabbandieri, passando da un lavoro all'altro. Partecipò alla corsa all'oro nella regione del Klondike e si trasformò in uno dei più grandi scrittori americani : nel 1903 diede alla luce il suo capolavoro 'Il richiamo della foresta', mentre 'Zanna Bianca' arrivò tre anni più tardi. Si occupò di diversi temi sociali e di fantascienza. Morì a soli 40 anni a Sonoma Country, probabilmente a causa di un'overdose accidentale.



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