quest'oggi vi parlerò di un personaggio molto particolare e bislacco: Charles Bukowski. I suoi racconti sono delle 'perle' di originalità.
Autore: Charles Bukowski
Genere: racconti
Editore: Feltrinelli
Prima pubblicazione: 1972
Formato: cartaceo
Numero pagine: 396
Prezzo di copertina: 10€
Giorni di lettura: 7
Voto: 8/10
Trama:
La biografia di Bukowski include due tentativi di lavorare come impiegato, dimissioni a cinquant'anni e vari divorzi. Al tempo un cui scrive questi racconti Buk è in età matura, le tasche vuote, lo stomaco devastato, il sesso in furore. Soffre di emorragie e di insonnia, passa le giornate cercando di racimolare qualche vincita alle corse di cavalli.
Qualunque cosa sia stato, Bukowski ha donato alla letteratura americana una delle avventure più indimenticabili.
Pareri sulla lettura:
Per chi non ha letto ancora un romanzo di questo bislacco personaggio è ora che lo faccia!
'Storie di ordinaria follia' è il suo primo che leggo di Charles Bukowski ed è subito scattata quella curiosità e voglia di saperne di più dell'autore fino in fondo.
Bukowski era una persona particolare e complessa nel suo genere e in questa raccolta di racconti emerge tutta la sua peculiarità nel trasmettere al lettore la sua vita.
Sincero, schietto ed estremamente VERO, non le mandava certo a dire, e questo mi è piaciuto davvero molto.
Certo, la sua esistenza non è stata delle migliori, ma viveva tutto con una leggerezza e ironia che faceva quasi invidia.
Per di più era alcolizzato e il più delle volte ci concedeva amplessi con donne altrettanto folli! Diciamo pure che Buk piaceva molto la carnalità 😅
Mi è dispiaciuto 'lasciarlo'. Be', è come se, in lui, avessi trovato un conoscente di cui ci si può discutere piacevolmente.
Ho dato otto solo perché aspetto di inoltrarmi in altri suoi romanzi, e penso che saranno migliori di questo.
Biografia dell'autore:
Charles Bukowski è stato poeta e scrittore estremamente prolifico, autentico mito letterario sopra le righe.
Nato in Germania, nel 1920, ma è vissuto in America dall'età di tre anni fino alla morte. Ha pubblicato giovanissimo il suo primo racconto ma è rimasto a lungo nell'ombra, ai margini della cultura ufficiale, anche per il suo stile di vita, disordinato e ribelle. Negli anni settanta diventa un autore di culto apprezzato come l'esponente più autentico e originale di quella vena letteraria corrosiva inaugurata da Henry Miller e dalla cultura beat.
Muore in California nel 1994.
Alla prossima recensione
MARIA 🙂
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