Buon giorno a tutti,
rieccomi tra voi dopo pochissimo tempo dalla recensione precedente.
Oggi vi parlerò di un romanzo russo che mi ha davvero sorpreso.
Titolo: Le notti bianche
Autore: Fedor Dostoevskij
Genere: romanzo russo
Editore: Mursia
Prima pubblicazione: 1848
Formato: cartaceo
Numero pagine: 127
Prezzo di copertina: 3,50€
Tempo di lettura: 2 giorni
Voto: 7/10
Trama:
Sullo sfondo delle Pietroburgo delle notti bianche, deserta e irreale, un impiegato, un 'sognatore', incontra casualmente su uno dei ponti della città Natjenka. La giovane gli apre il suo cuore in un dialogo che dura quattro notti e che li porterà a cullarsi nel sogno di una vita insieme. Sino al fatidico mattino.
Le mie impressioni sul romanzo:
Io e la letteratura russa non siamo molto amiche. Il primo romanzo di questo autore che lessi fu 'I fratelli Karamazov' e lo trovai molto pesante e difficile da comprendere(come tutti i romanzi russi d'altronde).
Ma, dato che sono un tipo temerario, non demordo facilmente! Così mi sono imbattuta di nuovo in questo autore e avendo 'Le notti bianche' da molto in libreria, ho deciso di rituffarmi nella letteratura russa.
Sinceramente avevo timore della solita nenia ma mi sono ricreduta: dalle prime pagine già avevo intuito che poteva catturarmi.
È un romanzo intenso, umano, molto personale.
È un suo racconto giovanile e descrive, nelle eterni notti russe camminando per le strade solitarie, l'incontro con Natjenka, una ragazza diciassettenne, e in lui subentra subito l'amore e l'affetto verso di lei.
Natjenka, 'succube' della dolce timidezza del sognatore, gli racconta tutta la sua vita e lo fa in modo molto confidenziale come se lo conoscesse da tanto tempo.
Automaticamente lui le narra di com'è la sua fino ad allora... monotona, vuota, senza conoscenti. E da qua' inizia un lungo dialogo che si terrà per quattro notti fin quando...
Romanzo che mi ha coinvolto sin dall'inizio. A tratti mi ha commosso soprattutto come lui, sognatore da una vita, dialoga con questa sconosciuta in modo del tutto naturale e profondo.
Atmosfere magiche, surreali, mi hanno trasportato in un'altra realtà.
Divorato in pochissimi giorni non credevo che mi potesse affascinare tanto più un romanzo russo.
Ho trovato, però, la fine effimera, scontata. Mi aspettavo che fosse drammatica visto i contenuti di questi romanzi. Per questo il mio voto è un sette. Comunque vale assolutamente la pena leggerlo almeno una volta nella vita.
Biografia dell'autore:
Fedor Dostoevskij nasce nel 1821. Dopo aver abbandonato la carriera militare a cui lo aveva destinato il padre, si dedica alla letteratura.
Condannato per cospirazione ai lavori forzati in Siberia, al ritorno scriverà i suoi capolavori: Umiliati e offesi, Delitto e Castigo, L'idiota, I demoni e i Fratelli Karamazov.
Muore a San Pietroburgo nel 1881.
Alla prossima
MARIA
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