TITOLO: CI PROTEGGERA' LA NEVE. (AUTOCONCLUSIVO)
AUTORE: RUTA SEPETYS.
DATA DI PUBBLICAZIONE: 22 SETTEMBRE 2016.
EDITORE: GARZANTI.
PAG. 368.
PREZZO: 16,90.
GIUDIZIO: 9/10
TRAMA.
Il vento solleva strati leggeri di fiocchi ghiacciati. Joana ha ventun anni e intorno a sè vede solo una distesa di neve. E' fuggita dal suo paese, la Lituania. E' fuggita da una colpa da cui non riesce a dar voce. Ma ora davanti a sè ha un nuovo nemico: è il 1945 e la Prussia è invasa dalla Russia. Non ha altra scelta che scappare verso l'unica salvezza possibile: una nave pronta a salpare verso un luogo sicuro. Eppure la costa è lontana chilometri. Chilometri fatti di sete e fame. E Joana è sola. Accanto a lei ci sono anime in fuga, ognuna dal proprio incubo, in viaggio verso la stessa meta. Emilia, una ragazza polacca che ha solo quindici anni aspetta un bambino, e Florian, un giovane prussiano che porta con sè il peso di un segreto inconfessabile. I due hanno bisogno di Joana. Perchè lei non ha mai perso la speranza. Perchè la guerra può radere al suolo intere città, ma non può annientare il coraggio e la voglia di vivere. E' grazie a questa sua forza che Joana riesce ad aiutare Emilia nella gravidanza e a far breccia nel carattere chiuso e diffidente di Florian. I loro giorni e le loro notti hanno un'unica eco: sopravvivere. E quando la neve finalmente si intravede all'orizzonte, la paura vorrebbe riposare in un porto sicuro. Ma Joana sa che non si finisce mai di combattere per la propria vita, ed è pronta ad affrontare ogni ostacolo, ogni prova, ogni scherzo del destino. Finchè guardando in alto vedrà un cielo infinito pieno di neve, saprà che quel candore le darà la forza per non arrendersi.
LE MIE OPINIONI.
Di questa autrice è il primo libro che leggo, e devo dire che non mi è dispiaciuta affatto, già di per se non è stato semplice leggerlo, a causa delle sofferenze che alcune persone hanno dovuto sopportare.
Ma devo dire che il titolo è molto inerente al contenuto del libro.
Infatti questo libro mi ha colpito in molti casi; iniziando dalla scrittura molto dettagliata e ordinata, che appunto raccontare l'orrore della seconda guerra mondiale non è proprio il massimo come argomento.
I protagonisti di questa storia sono 4 e raccontano ognuno la propria vita partendo dalla Prussia.
Incontriamo per primo Joana la più grande (21 anni) ragazza lituana pratica di medicina e ha lavorato in un ospedale.
Emilia, ragazzina 15 enne polacca incinta porta con se un berretto rosa che in questa guerra buia spicca.
Florian, 19 anni prussiano restauratore dei nazisti.
Alfred, 17 anni tedesco sta servendo il suo paese ripetendo a memoria le frasi di Hitler, lui infatti a differenza degli altri rimane un pò ai margini, non rimane all'interno del gruppo; in compagnia di Eva, del poeta delle scarpe, del bambino smarrito, di una ragazza cieca e di un coniglietto di peluche a cui manca un orecchio.
Ognuno di loro mi colpisce molto, perchè nonostante siano ognuno con provenienza diversa davanti alla guerra è un gruppo molto unito. Ogni protagonista dentro di se porta il proprio bagaglio: i propri segreti.
Il personaggio che più mi è piaciuto è stata la ragazza cieca, che nonostante la sua cecità vede cose che gli altri non vedono attraverso gli altri sensi.
Che dire, nonostante a me non piacciono i romanzi di questo genere non valuterò questo libro in maniera negativa, anzi tutt'altro. Un finale che però in parte non mi aspettavo.
Il vento solleva strati leggeri di fiocchi ghiacciati. Joana ha ventun anni e intorno a sè vede solo una distesa di neve. E' fuggita dal suo paese, la Lituania. E' fuggita da una colpa da cui non riesce a dar voce. Ma ora davanti a sè ha un nuovo nemico: è il 1945 e la Prussia è invasa dalla Russia. Non ha altra scelta che scappare verso l'unica salvezza possibile: una nave pronta a salpare verso un luogo sicuro. Eppure la costa è lontana chilometri. Chilometri fatti di sete e fame. E Joana è sola. Accanto a lei ci sono anime in fuga, ognuna dal proprio incubo, in viaggio verso la stessa meta. Emilia, una ragazza polacca che ha solo quindici anni aspetta un bambino, e Florian, un giovane prussiano che porta con sè il peso di un segreto inconfessabile. I due hanno bisogno di Joana. Perchè lei non ha mai perso la speranza. Perchè la guerra può radere al suolo intere città, ma non può annientare il coraggio e la voglia di vivere. E' grazie a questa sua forza che Joana riesce ad aiutare Emilia nella gravidanza e a far breccia nel carattere chiuso e diffidente di Florian. I loro giorni e le loro notti hanno un'unica eco: sopravvivere. E quando la neve finalmente si intravede all'orizzonte, la paura vorrebbe riposare in un porto sicuro. Ma Joana sa che non si finisce mai di combattere per la propria vita, ed è pronta ad affrontare ogni ostacolo, ogni prova, ogni scherzo del destino. Finchè guardando in alto vedrà un cielo infinito pieno di neve, saprà che quel candore le darà la forza per non arrendersi.
LE MIE OPINIONI.
Di questa autrice è il primo libro che leggo, e devo dire che non mi è dispiaciuta affatto, già di per se non è stato semplice leggerlo, a causa delle sofferenze che alcune persone hanno dovuto sopportare.
Ma devo dire che il titolo è molto inerente al contenuto del libro.
Infatti questo libro mi ha colpito in molti casi; iniziando dalla scrittura molto dettagliata e ordinata, che appunto raccontare l'orrore della seconda guerra mondiale non è proprio il massimo come argomento.
I protagonisti di questa storia sono 4 e raccontano ognuno la propria vita partendo dalla Prussia.
Incontriamo per primo Joana la più grande (21 anni) ragazza lituana pratica di medicina e ha lavorato in un ospedale.
Emilia, ragazzina 15 enne polacca incinta porta con se un berretto rosa che in questa guerra buia spicca.
Florian, 19 anni prussiano restauratore dei nazisti.
Alfred, 17 anni tedesco sta servendo il suo paese ripetendo a memoria le frasi di Hitler, lui infatti a differenza degli altri rimane un pò ai margini, non rimane all'interno del gruppo; in compagnia di Eva, del poeta delle scarpe, del bambino smarrito, di una ragazza cieca e di un coniglietto di peluche a cui manca un orecchio.
Ognuno di loro mi colpisce molto, perchè nonostante siano ognuno con provenienza diversa davanti alla guerra è un gruppo molto unito. Ogni protagonista dentro di se porta il proprio bagaglio: i propri segreti.
Il personaggio che più mi è piaciuto è stata la ragazza cieca, che nonostante la sua cecità vede cose che gli altri non vedono attraverso gli altri sensi.
Che dire, nonostante a me non piacciono i romanzi di questo genere non valuterò questo libro in maniera negativa, anzi tutt'altro. Un finale che però in parte non mi aspettavo.
1) Come ho trovato la lettura?
Non molto scorrevole, però l'autrice è stata impeccabile nel suo racconto, infatti è stata molto descrittiva.
2) Cosa mi ha insegnato?
Che quando ci troviamo davanti a un' avvenimento così difficile da affrontare, l'unione fa la forza, anche se nonostante tutto ci sono state parecchie vittime.
3) Lo consiglieresti?
Certo che sì, anzi soprattutto lo farei adottare anche nelle scuole, forse da questa lettura, capirebbero meglio la storia.
CIT.
BIOGRAFIA.
Ruta Sepetys è nata negli Stati uniti da una famiglia di rifugiati lituani la cui storia ha ispirato il suo primo romanzo, il bestseller AVEVANO SPENTO ANCHE LA LUNA ( Garzanti, 2011). Con Garzanti ha pubblicato anche UNA STANA PIENA DI SOGNI (2013). Vive nel Tennesse con la sua famiglia.
UN SALUTO DA FRANCESCA
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